
Festival
PASSEGGIATE TEATRALI
DAL 21 MAGGIO AL 5 GIUGNO
PARCO 22 OTTOBRE 2008 - CAPOTERRA / POGGIO DEI PINI
INGRESSO
BIGLIETTO INTERO EURO 10,00
ALLIEVI DELLA SCUOLA DEL PICCOLO TEATRO DEI CILIEGI EURO 5,00
DIVERSAMENTE ABILI EURO 1,00
e-mail anfiteatrosud@gmail.com
tel 3335757486 - 070 4763361

Sabato 21 Maggio - ore 19.00
VOLEVO DIRTI CHE...
Anfiteatro sud
Con Marta Proietti Orzella Francesco Civile
Scritto e diretto da Susanna Mameli
Finalista Premio Nazionale Lago Gerundo 2016
Finalista al premio Nazionale CTAS Oltreprola – 2014.
La storia di Maria, è una storia come tante disperse nell’universo della quotidianità.
Maria è una donna trasparente, che non disturba e non crea ombra a nessuno, tuttavia per vivere è costretta a fare scelte difficili, scelte complicate che somigliano a un salto nel vuoto, ma un salto nel vuoto senza ali e senza protezioni.
Un salto che puoi fare solo se hai coraggio o sei disperata e vuoi fuggire dalla tua realtà che morde e ti vuole divorare, stritolare dentro l’ingranaggio della quotidianità.
Maria fugge senza ali, cieca e disperata, segue la luce che ha dentro che risplende ancor più di quella del sole. Fugge verso il sole
Dedicato a tutte le donne che seguono la luce che portano dentro.
Susanna Mameli

L'OLIVASTRO E L'INNESTO
Il Croguiolo
Da Joyce Lussu
Con Rita Atzeri Voce Narrante
e Chiara Vittone all'arpa
Domenica 22 Maggio - ore 19.00
Il percorso tracciato racconta l'impegno di Joyce a favore dell'ambiente e delle donne, la sua esperienza antifascista ed il suo rapporto con Emilio Lussu
Joyce Lussu vide la Sardegna per la prima volta nel settembre del '44, mentre ancora durava il conflitto europeo e Cagliari non aveva neppure iniziato a rinascere dalle sue rovine: una Sardegna, come dice Joyce, umiliata e immiserita dal fascismo e dalla guerra. Joyce girò quella Sardegna per conoscerla ma anche per farci - come ha raccontato in altre pagine - del lavoro politico: avendo occhio soprattutto al mondo delle donne, che bisognava far uscire dalle loro cucine e dal chiuso ruolo di casalinghe.

Sabato 28 Maggio - ore 19.00
DEDICATO A TE?
Anfiteatro sud
Testo e Regia Ivano Cugia
Con Ivano Cugia
E se un giorno ti svegliassi e nulla fosse come hai sempre pensato?
Veramente quella canzone parlava d’amore per una donna? o era una metafora per parlare di qualcos'altro?
“Dedicato a te?” è uno spettacolo che ci farà rimettere in discussione “il vero” significato di alcune canzoni, perché non tutto è ciò che sembra .
Se nel mondo anglosassone degli anni ‘70/ ’80 grazie al manifesto "sesso, droga e rock'n'roll" certi argomenti potevano essere trattati nella musica alla luce del giorno, nell'italia bacchettona di quel periodo, gli artisti subivano la mannaia della censura, così si nascondevano nei versi, alle volte poetici, certi argomenti “scabrosi”
Una narrazione fatta di parole, musica e canto

Domenica 29 Maggio - ore 19.00
SIGNORI... ČECHOV
Akroama
due atti unici di Anton Čechov
“TRAGICO SUO MALGRADO” / “I DANNI DEL TABACCO”
regia di Alfredo Ruscitto
con Emanuele Floris e Tony Negroni
TRAGICO SUO MALGRADO
Note: Tragico suo malgrado, tradotta anche con il titolo Tragico controvoglia, è una breve
opera teatrale di Anton Pavlovič Čechov, scritta nel 1890. Atto unico strutturato in forma di dialogo, si trasforma più spesso nel solo monologo di Tolkacov, a sottolineare il tema portante della pièce (svolto in maniera leggera), incentrata sulla mancanza di ascolto.
Il protagonista è un personaggio sconfitto, fragile, non ha la capacità di agire, si sente un fallito, è rassegnato alla caduta dei propri ideali e all’incapacità di mantenere un rapporto
diretto con la realtà.
I DANNI DEL TABACCO
Note: Unico personaggio è Ivan Ivanovič Njuchin, marito di una direttrice di una scuola di musica e di un collegio femminile in cui lui rappresenta il responsabile dell’economia domestica oltre che dell’insegnamento di alcune discipline. A Njuchin la moglie dà il compito di tenere una conferenza riguardante i danni del tabacco, sebbene egli stesso sia un fumatore.
Tuttavia Njuchin, invece di trattare il tema della conferenza, approfittando del fatto che la moglie non c’è comincia a parlare dei problemi con lei, affermando che è una donna dispotica, avara e sempre di cattivo umore. Esprime inoltre il desiderio di correre lontano da sua moglie e da una vita che definisce volgare e meschina e di voler dimenticare tutto.
Arriva addirittura a strapparsi di dosso e a calpestare il frac in cui si è sposato e in cui tiene conferenze, ma alla fine del monologo Njuchin, vedendo che la moglie è arrivata, indossa nuovamente il frac e chiede al pubblico di riferirle che la conferenza sui danni del tabacco ha avuto luogo.
Mercoledì 1 Giugno - ore 19.00
A QUEL PAESE
Anfiteatro sud
Vincitore del premio "La città infinita" e
"Spirito Fringe al Roma Fringe Festival 2020"
Testo di Francesco Civile
con la collaborazione di Daniel Dwerryhouse
Regia Francesco Civile e Daniel Dwerryhouse
con Francesco Civile e Daniel Dwerryhouse
In una grande e caotica città vive Bruno Silenti, un uomo schivo, riservato e abitudinario, la tipica persona con cui tutti inventano sempre una scusa per non berci un caffè. Insomma, non è il massimo dell'esuberanza e della simpatia, tanto che ripete quotidianamente le sue solite attività, stando sempre attento ai rischi per paura di esserne scottato. Ha una mamma molto briosa ma decisamente invadente ed ossessiva che gli telefona in continuazione e con un tempismo davvero eccezionale. Come se non bastasse Bruno è anche innamorato, e vorrebbe spedire alla sua amata un libro di rime da lui scritte, ma per un motivo o per un altro non riesce mai a farlo. Un giorno però, durante la sua classica coda settimanale all'ufficio postale, incontra un uomo: Felice Speranza. Il nome è tutto un programma. Socievole, estroverso ed anche un po' sbadato è praticamente l'opposto di Bruno, ma ha con lui una fondamentale caratteristica in comune: è innamorato e non riesce a dichiararsi. Felice gli cambierà decisamente la giornata e Bruno, da questo momento in poi, inizierà la sua tragicomica avventura. Per via di uno scambio di oggetti dovrà infatti sconvolgere i suoi programmi e raggiungere Felice fuori città, nel paese in cui vive. Qui incontrerà un' ulteriore sorpresa: Sasà, fratello gemello di Felice, da tutti considerato il matto del villaggio per via di un piccolo problemino che ogni tanto lo fa uscire fuori di se... Con la particolarissima compagnia di Sasà, Bruno attenderà con pazienza l'arrivo di Felice e proprio quando le cose sembreranno prendere una strana piega ecco che l'imprevisto diventerà sorpresa e ciascuno troverà molte più cose di quelle che stava cercando.
Giovedì 2 Giugno - ore 19.00
CIUFFETTO ROSSO
Anfiteatro sud
Testo e Regia Susanna Mameli
Con Francesco Civile e Federica Zucca
Dalla notte dei tempi, entrare nel bosco e attraversarlo è sempre stato un rito iniziatico, la metafora del passaggio dall'età infantile a quella adulta. Sinonimo di viaggi .
Se poi il bosco è fatto di querce di sughero, leccio, roverella e castagno… allora vuol dire che questa avventura si svolge in Sardegna.
La trama
Si narra che questo sia un bosco molto antico, con pochi sentieri battuti solo da cacciatori e taglialegna. Tutti temono di avventurarsi in quei sentieri perché" un lupo enorme e dall'aspetto terrorizzante può presentarsi all'improvviso al viandante, così il bosco dorme incantato per secoli finché" non costruiranno lì accanto il mega maxi extra centro commerciale SETTE BERRETTE.
I sentieri vengono ampliati con le ruspe, e splendide aree picnic punteggiano i luoghi più selvaggi del bosco, collegati da un piccolo autobus diesel. E’ qui che Ciuffetto Rosso, e il lupo s’incontreranno, ma questa è tutta un'altra storia…. Lo spettacolo è un grande e divertente puzzle dove realtà e finzione, canzoni e musica si rincorrono senza sosta, per tratteggiare a lievi note un mondo che dobbiamo difendere e proteggere a tutti i costi.

Sabato 04 Giugno - ore 19.00
DEDICATO A TE?
Anfiteatro sud
Testo e Regia Ivano Cugia
Con Ivano Cugia
Luca Manca al pianoforte
E se un giorno ti svegliassi e nulla fosse come hai sempre pensato?
Veramente quella canzone parlava d’amore per una donna? o era una metafora per parlare di qualcos'altro?
“Dedicato a te?” è uno spettacolo che ci farà rimettere in discussione “il vero” significato di alcune canzoni, perché non tutto è ciò che sembra .
Se nel mondo anglosassone degli anni ‘70/ ’80 grazie al manifesto "sesso, droga e rock'n'roll" certi argomenti potevano essere trattati nella musica alla luce del giorno, nell'Italia “bacchettona” di quel periodo, gli artisti subivano la mannaia della censura, così nascondevano nei versi, alle volte poetici, certi argomenti “scabrosi”
Una narrazione fatta di parole, musica e canto
PRENOTA IL TUO BIGLIETTO GRATUITAMENTE
PAGHERAI ALLA CASSA IL GIORNO DELLO SPETTACOLO